Economia territoriale…questa sconosciuta…

E’ di sabato la pubblicazione della tabella comparativa riportante i dati del Ministero delle Finanze relativi ai redditi 2016 dei cittadini della Provincia di Savona.

Sono di oggi le prime analisi giornalistiche anche relative alla Valbormida. Secondo alcuni sarebbe sparita la classe operaia e l’aumento dei pensionati richiederebbe un ampio lavoro sul sociale.

Ritengo questa analisi lacunosa anche perchè i problemi di questo territorio sono ben più complessi e i dati del Ministero delle Finanze vanno incrociati con molti altri indici indicatori.

Partiamo dai dati fondamentali: la Provincia di Savona è uno dei territori più “anziani” dell’intero continente europeo con un tasso di natalità del 6 per mille (103° posto su 107 province italiane) e di mortalità pari al 13,5 per mille (sesti su 107 province).

Essendo un territorio ad alta percentuale di popolazione anziana è abbastanza normale che qui ci sia un numero importante di persone che percepiscono pensioni in un ambito in cui la propensione al risparmio è comunque sempre molto consistente.

Prendiamo ad esempio il Comune di Cairo Montenotte per cui secondo dati ufficiali di Bankitalia al 31 dicembre 2016 si contavano 249.000.000 di euro di impieghi e 165.000.000 di depositi (con un dato inerente ai depositi sempre in crescita negli ultimi anni tant’è che nel 2014 erano pari a 150.000.000).

I veri problemi sono quelli legati alla capacità di attrarre investimenti produttivi, alla capacità di essere competitivi rispetto ad altri territori con indici di crescita ben superiori ai nostri e alla propensione soprattutto ad essere pronti a sfruttare le (poche) occasioni che si affacciano soprattutto rispetto a quelle attività produttive ad alto valore aggiunto in termini occupazionali.

Solo così possiamo pensare di ripopolare questo territorio.

Ben dice poi il Sindaco di Carcare quando parla anche della necessità di avere adeguate infrastrutture ma in questo il nostro sistema politico manifesta tutta la sua debolezza rispetto al finanziamento di opere che sarebbero fondamentali (Carcare – Predosa ma anche adeguamento delle linee ferroviarie verso il Piemonte).

Il solo welfare di fatto non è sufficiente a dare risposte a queste territorio anche se senz’altro è molto importante mantenere servizi adeguati (e io dico non eccessivamente privatizzati). Su questo tema penso sia però più corretto discuterne in altra occasione con i dovuti spazi.

Io direi allora di concludere elencando due o tre cose che rappresentano i fondamentali per qualsiasi politico che vuole fare un pò di sana economia territoriale:

  1. contribuire alla crescita e all’efficienza degli istituti professionali presenti sul territorio: maggiore è la preparazione dei nostri ragazzi e più semplice sarà la loro collocazione nelle nostre aziende
  2. sviluppare e accrescere un adeguato markenting territoriale promuovendo e sviluppando sinergie con il mondo dell’industria: l’imprenditore non è necessariamente una controparte e può essere un valido alleato dell’economia territoriale se messo nella giusta condizione di operare in modo competitivo rispetto al mercato
  3. semplificazione e celerità dei processi amministrativi tali da essere un carattere distintivo per chiunque voglia qui investire e portare posti di lavoro

Ma su questo tema…ci sarebbero molte altre cose da dire…